Ruperto di Deutz, che in tutta la sua teologia da grande valore alla continuità tra l’antica e la nuova alleanza (e dunque conseguentemente interpreta, per primo, il Cantico dei Cantici mariologicamente e insieme ecclesiologicamente ed è convinto della presenza di Cristo nell'epoca veterotestamentaria), può ancora esprimersi persino con queste parole, già citate sopra:
«La Beata Vergine, che era la parte migliore della chiesa antica [prioris ecclesiae = della chiesa prima di Cristo], fu degnata di essere la sposa di Dio Padre, per diventare così anche prototipo della nuova chiesa e sposa del Figlio di Dio».
Wolfgang Beinert interpreta giustamente questo passo ritenendo che qui Maria «[sia] il punto di congiunzione delle due chiese, in cui la sinagoga raggiunge il suo ultimo vertice e viene unita alla chiesa di Cristo, di modo che entrambe diventano una chiesa, la ecclesia umversalis».
«La Beata Vergine, che era la parte migliore della chiesa antica [prioris ecclesiae = della chiesa prima di Cristo], fu degnata di essere la sposa di Dio Padre, per diventare così anche prototipo della nuova chiesa e sposa del Figlio di Dio».
Wolfgang Beinert interpreta giustamente questo passo ritenendo che qui Maria «[sia] il punto di congiunzione delle due chiese, in cui la sinagoga raggiunge il suo ultimo vertice e viene unita alla chiesa di Cristo, di modo che entrambe diventano una chiesa, la ecclesia umversalis».
La Sinagoga bendata |
Greshake, 185-186
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