Il fuoco che si mostra tra le spine è già un segno molto significativo: il fuoco rappresenta il Signore e le spine rappresentano le sofferenze del suo popolo. Egli è già presente nella nostra sofferenza senza che noi lo sappiamo, mentre già pensiamo che Egli sia indifferente.
Il fuoco deve consumare le nostre sofferenze e i nostri peccati senza distruggerci. Anche questo simbolo parla di quello che compie e sempre farà il Signore per noi. Tutti dobbiamo passare attraverso il fuoco. Non un fuoco di vendetta ma di purificazione. Ho detto che il Signore deve consumare non soltanto i peccati ma anche le nostre sofferenze. Lo farà un giorno in modo totale e definitivo ma già da ora ci libera dalle sofferenze che ci infliggiamo da noi a motivo dei nostri atti di egoismo.
Il Signore dichiara a Mosé: ho osservato la miseria, ho udito il suo grido, sono sceso. Scende per far salire. Egli scende presso di noi perché noi saliamo verso di Lui. Questo è solo un’anticipazione di ciò che farà nella persona di Gesù. Egli è veramente sceso presso di noi, è diventato uomo come noi perché potessimo essere innalzati con Lui presso il Padre. Noi siamo con Cristo in Dio. La terra dove scorre latte e miele è l’esperienza della grazia di cui godiamo. Per poter donarci tutto questo bene, Gesù è stato tra le spine. Mentre era su questa terra, ha ricevuto in continuazione le ferite di chi vive in questo mondo ed anche di più.
Dio dice a Mosè: sono disceso tra voi e gli Israeliti potevano dirgli: noi siamo qui in basso e soffriamo mentre Tu, comunque, rimani in alto, al sicuro. Con Gesù, non possiamo più fare questo rimprovero. Se pensassimo che Egli ci trascura e che non gli importa niente di noi, sbagliamo alla grande.
Se Gesù ci avesse chiesto stando in cielo: fidatevi della provvidenza del Padre, amate i vostri nemici e perdonate sempre. Noi avremmo potuto dirgli: è facile farlo per te, finchè stai in cielo. Ma vieni sulla terra, rimani tra le spine come capita a noi e allora potrai parlare. Ma Gesù ha fatto proprio così: ha rivelato il fuoco dell’amore di Dio proprio perché è rimasto tra le spine dei nostri peccati e della nostra cattiveria. Così ci ha persuasi e acceso il fuoco dell’amore e della speranza, proprio perché è rimasto strettamente a contatto con la nostra umanità.
Noi uomini siamo tutti poveri come lo è un roveto, ma la nostra povertà è circondata e illuminata dal Signore. Senza di Lui, appaiono le nostre spine ma grazie alla sua presenza, esse diventano luminose.
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