venerdì 4 luglio 2025

Donna nella Bibbia

Donna. Nota in “La Bibbia. Scrutate le Scritture”, p. 3010. 

Dai primi versetti della Bibbia, in cui, è il culmine della creazione, insieme all'uomo, fino agli ultimi, la donna è figura fondamentale. 

1. Nella coppia umana, l'alterità uomo donna è immagine della comunione intra-divina e della sua fecondità. L'alleanza che Dio vuole sigillare con l'umanità è uno sposalizio. La donna tentatrice e adultera rappresenta l'umanità peccatrice e idolatra. Dio vuole continuamente riportare a sé e alla comunione sponsale del suo regno la donna/Israele che l’aveva tradito. Lungo tale storia d’infedeltà, sorgono tante donne che sono esempi di fedeltà, sapienza e coraggio, prefigurazioni della benedetta fra le donne, Maria Nuova Eva che apre la porta alla salvezza ed è icona della comunità dei salvati. 

«Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò» (Gen 1,27). «Il Signore Dio condusse [la donna] all’uomo. Allora l’uomo disse: “Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne”. Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne» (Gen 2,22-24). «L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto» (Mt 19,6). 

2. L'alleanza che Dio vuole sigillare con l'umanità è uno sposalizio. «Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata, perché il Signore troverà in te la sua delizia e la tua terra avrà uno sposo. Come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te» (Is 62,3-5). «Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nell’amore e nella benevolenza, ti farò mia sposa nella fedeltà e tu conoscerai il Signore» (Os 2,21-22). 

3. La donna tentatrice e adultera rappresenta l'umanità peccatrice e idolatra. «Per questo sono state fermate le piogge e gli acquazzoni di primavera non sono venuti. Sfrontatezza di prostituta è la tua, non vuoi arrossire. E ora gridi verso di me: “Padre mio, amico della mia giovinezza tu sei! Manterrà egli il rancore per sempre? Conserverà in eterno la sua ira?”. Così parli, ma intanto commetti tutto il male che puoi… Come una moglie è infedele a suo marito, così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me» (Ger 3,3-5; cf Ez 16,1-59). «La donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; teneva in mano una coppa d’oro, colma degli orrori e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla sua fronte stava scritto un nome misterioso: “Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli orrori della terra”» (Ap 17,4-5).

4. Dio vuole continuamente riportare a sé e alla comunione sponsale del suo regno la donna/Israele che l’aveva tradito: «Come una donna abbandonata e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? – dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti raccoglierò con immenso amore» (Is 54,6-7). «Ma io mi ricorderò dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza. Io stabilirò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto» (Ez 16,60-63).

5. Lungo tale storia d’infedeltà, sorgono tante donne che sono esempi di fedeltà, sapienza e coraggio, prefigurazioni della benedetta fra le donne, Maria Nuova Eva che apre la porta alla salvezza ed e icona della comunità dei salvati. Vediamo alcuni esempi di donne virtuose. Le levatrici egiziane salvaro i neonati sfidando Faraone (Es 1,17-20). La madre e la sorella si presero cura del bambino Mosé salvandolo dalla morte (Es 2,1-10). Maria, sorella di Mosè e altre donne celebrano il passaggio del Mar rosso con tamburelli e danze (Es 15,20). Raab, l’albergatrice di Gerico, nasconde gli esploratori d’Israele sfidando il volere del re (Cf Gs 2,1-10). Debora è giudice d’Israele e aiuta Barak contro i Filistei (Gdc 4). Rut rimane fedele alla suocera, si coverte al vero Dio e diventa antenata del Messia. Anna, la povera esaudita da Dio, gli offre Samuele in spirito di lode e ringraziamento (cf 1 Sam 1,1-2,11). La vedova fenicia di Sarepta accoglie e nutre il profeta Elia in tempo di carestia (cf 1 Re 17,7-24). Giudita ed Ester rischiano la vita per salvare il popolo. La madre dei fratelli Maccabei esorta i figli ad ad affrontare il martirio pur di rimanere obbedienti a Dio (cf 2 Mac 7, 20-23). 

6. Maria, compendia in se stessa le qualità di tutte le donne sante d’Israele: riceve l’elogio («Benedetta tu fra le donne!» Lc 1,42) già espresso a favore di Giaele: «Sia benedetta fra le donne Giaele, benedetta fra le donne della tenda!» (Gdc 5,24); a favore di Rut: «Sii benedetta dal Signore, figlia mia!» (Rut 3,10); soprattutto a favore di Giuditta: «Benedetta sei tu, davanti ad Dio Altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra» (Gdt 13,18). Rievoca la benedizione rivolta ad Abigail da parte di Davide: «Benedetto il tuo senno e benedetta tu che sei riuscita a impedirmi oggi di farmi giustizia da me» (1 Sam 25,33). Come Sara, la sposa di Tobi, porta la benedizione nella sua nuova famiglia ( cf Tb 11,17). 

Maria è la nuova Eva che porta la salvezza: avverte il bisogno dell’umanità priva del vino dello Spirito (Gv 2,3) ed è madre dei redenti da Cristo, sua collaboratrice nella sua missione (Gv 19,26). «Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, dove Diole aveva preparato un rifugio» (Ap 12,4-5). 

7. La donna è immagine della comunità dei salvati: «Coraggo, figlia [donna emoroissa], la tua fede ti ha salvata» (Mt 9,22). «Donna, grande è la tua fede! Avvenga a te come desideri!» (Mt 15,28; cf Lc 7,50). «La tua fede ti ha salvata [la peccatrice], và in pace!» (Lc 7,50). «Donna (curva da 18 anni)! Sei liberata dalla tua malattia» (Lc 13,12). «La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia» (Gv 16,21-22). Cristo «ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata» (Ef 5,25-27). 



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