martedì 2 dicembre 2025

Salmo 22

Eremo di Camaldoli

1 Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. 

«Il mio Dio colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù» (Fil 4,19). «Cristo non è una guida qualsiasi: “in lui si trovano tutti i tesori della sapienza e della scienza” (Col 2,3). Cristo, fonte e l’elargitore d’ogni bene, dona a noi dalla sua pienezza e comunica le benedizioni del Padre» (Crl 840). 

2Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. 3Rinfranca l’anima mia,

«Ristorerò copiosamente l’anima stanca e sazierò ogni anima che languisce» (Ger 31,25). «Il pascolo erboso è la parola di Dio; è la santa Scrittura ispirata che alimenta i cuori dei fedeli, infondendo loro una forza spirituale. L'acqua viva e vivificante è l'elargizione dello Spirito» (Crl 841). Chi non vuole avere nessuna guida o si lascia guidare da pastori falsi, viene a trovarsi in luoghi estranei; soltanto il Buon Pastore ci riporta al nostro essere (RS 165). 

Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. 

«Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti. Tali cose io ho fatto e non cesserò di fare» (Is 42,16). «Mi ha guidato negli angusti sentieri della sua giustizia, non per il mio merito, ma a causa del suo nome» ossia per la sua fedeltà (Ag36,182). 

4Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. 

Valle oscura: valle dell’ombra della morte (beghé’ tzalmavet). «Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia» (Is 41,10). «Non temerò il male, perché tu abiti, grazie alla fede, nel mio cuore; ed ora sei con me, affinché, dopo l'ombra della morte, sia anch'io con te» (Ag36,182). 

Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. 

Il bastone è l'appoggio del pastore. Il vincastro è  il bastone più lungo con il quale riconduce le pecore che si sono sbandate.

«Ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia» (Eb 12,11). «La tua disciplina non mi ha afflitto, anzi da essa sono stato consolato; perché tu ti ricordi di me» (Ag36,182). 

5Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. 

«Hai preparato davanti a me una mensa affinché non continui più a nutrirmi soltanto di latte, come fanno i bambini, ma mi alimenti di un cibo ben più solido, che mi renda capace di affrontare le avversità. Hai profumato di olio il mio capo; hai infuso una grande gioia spirituale al mio cuore. Il tuo calice inebriante, che fa dimenticare e superare, tutte le vanità di un tempo, davvero è prezioso» (Ag36,152). «Mi hai nutrito con questi beni mentre i miei nemici [i demoni] si affliggevano perché vedevano che colui che prima era stato loro schiavo, era cambiato in modo così radicale» (Td 1023). 

6Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni

Essere ospitati come amici è un anticipo della vita eterna. «La tua ineffabile bontà ci comunica tutti i beni: non aspetta le nostre richieste, ci insegue quando fuggiamo via da essa, ci previene, ci salva, offre una dimora presso Dio, in questa vita e in quella futura» (Td 10028). «La tua misericordia e la tua grazia mi consolideranno affinché abbia sempre, come mia casa, la tua casa, cioè la Chiesa, e così, restando in essa, ottenga lunghezza di giorni presso di te e la vita eterna» (Es23,220). 



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