giovedì 1 luglio 2010

SALMI ALLELUIATICI

Salmo 145

1Alleluia.

«Alleluia è parola ebraica, che significa lodate il Signore; è invalsa in tutte le Chiese l'usanza che questo canto sia eseguito col termine ebraico dai fedeli di tutto il mondo. In tutta la Chiesa una sola deve essere la fede e tutti dobbiamo tendere a quella patria nella quale non c'è diversità di mente, né dissonanza di lingua» (Beda).

Loda il Signore, anima mia: 2loderò il Signore finché ho vita, canterò inni al mio Dio finché esisto.

«È la voce di uno che esorta la sua anima a lodare Dio. Se volete, è la vostra voce. Nelle tribolazioni della vita succede a volte di provare turbamento. Per questo ci suggerisce una gioia motivata non dal possesso reale di un bene, ma dalla sua speranza… Quando tu lodi Dio, il tuo pensiero si dilata verso le realtà interiori, e l'esserti così dilatato ti rende più capace di accogliere colui che lodi». (Agostino)

3Non confidate nei potenti, in un uomo che non può salvare. 4Esala lo spirito e ritorna alla terra: in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

5Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe: la sua speranza è nel Signore suo Dio, 6che ha fatto il cielo e la terra, il mare e quanto contiene, che rimane fedele per sempre,

«Se Dio è così potente, allora è giusto sperare in lui. Non invano si spera in Colui che non è fedele soltanto per poco tempo ma per sempre» (Bruno Cert.). «Chi s'è preoccupato di crearti, non si curerà di sostentarti? Egli ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che in essi si trova. Dunque ha fatto anche te. Ha fatto il passero, la locusta, il vermiciattolo. Non c'è creatura che egli non abbia fatta, e della quale non abbia cura» (Agostino).

7rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati.

«L’azione ordinaria di Dio, ciò che ne evidenzia lo stile più caratteristico, sta nel non ignorare coloro che soffrono l'ingiustizia, nel prestare attenzione a chi riceve offesa, nel soccorrere coloro che sono perseguitati, e questo, continuamente» (G. Crisostomo). «Il Signore soccorre molti, soltanto perché sono degli infelici. Dà da mangiare a quelli che nutre perché hanno fame, non perché sono virtuosi; libera coloro che sono incatenati, non perché non sono virtuosi, ma perché sono nella prova. Se aiuta quelli che soffrono, tanto più soccorrerà quanti cercano la virtù» (G. Crisostomo)

Il Signore libera i prigionieri, 8il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti,

«Cristo fu mandato da Dio Padre a predicare ai prigionieri la libertà, a dare la vista ai ciechi, a strappare al male coloro che erano stretti in catene dai loro peccati, ad attirare nuovamente a sé tutti gli uomini della terra, riportandoli a Dio Padre» (Cirillo Aless.). «Non il nostro libero arbitrio, ma il Signore libera i prigionieri; non la nostra virtù, ma il Signore riammette gli esclusi; non l'assiduità della lettura, ma il Signore illumina i ciechi. Senza l'aiuto di Dio non saremo in grado di agire con i soli nostri mezzi» (Cassiodoro)

9il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova,

«Egli è giudice di coloro che ricevono ingiustizia. Si prende la vendetta di coloro che subiscono ingiustizie; in loro favore farà il giudizio. Esaminati e vedi in quale delle due categorie vuoi essere» (Agostino). «Compie opera eccellente chi si prende cura dell’orfano e non abbandona la vedova. Tuttavia tutti siamo orfani: finché dimoriamo nel luogo del nostro esilio, è assente il nostro Padre, a cui gridiamo: Padre nostro che sei nei cieli. Anche la Chiesa è vedova: perché lo sposo, il marito, è ora assente» (Agostino).

ma sconvolge le vie dei malvagi.

«Non dice che Dio sconvolgerà i peccatori, ma le vie dei peccatori, vale a dire le loro azioni. Egli non ha alcuna avversione per i peccatori, ma avversa il peccato» (G. Crisostomo)

10Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Alleluia.

«I fedeli stessi saranno il possesso e il regno del Signore. Regnerà in loro al presente col renderli capaci di operare il bene e nel futuro del dare loro una gloria senza fine» (Bruno Cert.). «I nostri cuori sono fermi in lui. Cristo, tuttavia, non regna ancora del tutto in noi perché i nostri cuori, talora, sono dispersi in miseri interessi» (Cassiodoro).


Salmo 146

1Alleluia. È bello cantare inni al nostro Dio, è dolce innalzare la lode.

«Chi è nel dolore, preghi, chi è nella gioia, canti inni di lode» (Gc 5,13). «Nella nostra vita dobbiamo pensare costantemente alla lode di Dio, poiché l'eterno giubilo della nostra vita futura sarà la lode di Dio, e nessuno può essere in grado di vivere la vita futura se al presente non vi si sarà allenato» (Agostino).

2Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d’Israele;

«Cristo restaurò il suo tempio che è la Chiesa, al fine di farsela comparire davanti come vergine pura» (Cirillo Aless.). Inoltre «Gesù doveva morire per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi» (Gv 11,51).

3risana i cuori affranti e fascia le loro ferite.

«Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite» (Lc 11,34). «Dio ci conferma in Cristo e ci ha dato la caparra dello Spirito» (2 Cor 1,21). «Per quanto siamo indegni, siamo sempre sue creature e Dio non abbandonerà ciò che ha creato, non si smentirà» (G. Crisostomo). «Quante volte hai unto la mia coscienza ferita con l'unzione della tua misericordia, e l'hai cosparsa con l'olio della letizia? Quante volte, entrando quasi disperato nell'orazione ne sono uscito esultante e pieno di fiducia nel perdono? Chi sperimenta queste cose sa veramente come il Signore Gesù sia medico che risana i cuori affranti e fascia le loro ferite» (Bernardo). «

4Egli conta il numero delle stelle e chiama ciascuna per nome.

«Nessuno conta se non ciò che deve custodire con più attenta cura. Non vogliate credere, fratelli, che Dio si dimentichi sia pure del più piccolo» (Massimo di Torino). «Conta il numero di quelle stelle: custodirà coloro che, come astri, risplenderanno in mezzo ad una generazione corrotta, affinché non vengano meno (Fil 2,5)» (Bruno Cert.). «Darà loro un nome, ossia i molteplici doni, carismi e funzioni» (Bruno Cert.). «Il buon Pastore chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori» (Gv 10,3)

5Grande è il Signore nostro, grande nella sua potenza; la sua sapienza non si può calcolare. 6Il Signore sostiene i poveri, ma abbassa fino a terra i malvagi.

«Ai nascosto le cose del Regno ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli» (Mt 11,25). «Umiliatevi davanti al Signore ed Egli vi esalterà» (Gc 4,10). «Dio ha scelto i poveri, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno» (Gc 2,5).

7Intonate al Signore un canto di grazie, sulla cetra cantate inni al nostro Dio. 8Egli copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, fa germogliare l’erba sui monti, 9provvede il cibo al bestiame, ai piccoli del corvo che gridano.

«Gli uccelli non seminano e non mietono, eppure il Padre vostro celeste li nutre» (Mt 6,26).

10Non apprezza il vigore del cavallo, non gradisce la corsa dell’uomo. 11Al Signore è gradito chi lo teme, chi spera nel suo amore.

«Se avete la speranza perfetta in Dio, attirerete la sua benevolenza, e una volta che l’avrete conquistata, sarete più forti di quanti hanno armi e cavalli. Ci viene chiesta una cosa sola: non lasciarsi turbare ma attendere la sua misericordia. La speranza consiste nell’aspettare il dono che non viene concesso subito, senza cadere nello scoraggiamento» (G. Crisostomo).


Salmo 147

Celebra il Signore, Gerusalemme, loda il tuo Dio, Sion,

«Creo Gerusalemme per la gioia e il suo popolo per il gaudio» (Is 65,18). «Loda in coro, poiché sei composta da molte persone; loda perché sei diventata una realtà unica. Lo dice l'Apostolo: Noi, pur essendo molti, siamo uno solo in Cristo Gesù. Essendo molti, lodiamo in coro; essendo uno, eleviamo un'unica lode» (Agostino).

perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte, in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

«Dio ci ha benedetti con ogni benedizione in Cristo» (Ef 1,3) «In Cristo Gesù la benedizione di Abramo è passata ai pagani e noi abbiamo ricevuto lo Spirito promesso» (Gal 3,14). «Verrò da voi con la pienezza della benedizione di Cristo» (Rm 15,29)

Egli mette pace nei tuoi confini

«La Chiesa era in pace, si consolidava nel timore del Signore e con il conforto dello Spirito» (At 9,31). «Ora desideriamo la pace, che possediamo solo nella speranza. La carne nutre desideri contro lo spirito e lo spirito contro la carne. Anche a guardare un solo uomo, dov'è la pace piena? Quando sarà piena nell'uomo singolo sarà anche piena in tutti i cittadini di Gerusalemme. Ma quando sarà piena la pace? Quando questo corpo mortale si sarà rivestito d'immortalità» (Agostino).

e ti sazia con fiore di frumento.

«Datevi da fare per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà» (Gv 6,27) «Beato chi comprende che cosa sia il fiore di questo frumento. Noi leggiamo le sante Scritture. Io penso che il Vangelo è il Corpo di Cristo; io penso che le sante Scritture sono il suo insegnamento. Quanto grande è il desiderio che ne abbiamo, altrettanto grande è il nutrimento che ne riceviamo»(Girolamo)

Manda sulla terra il suo messaggio: la sua parola corre veloce.

«Il Vangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede» (Rm 1, 16). «Lo Spirito rivela i misteri a colui che capisce e il Verbo di Dio parla di se stesso, e la sua parola corre veloce verso la sua realizzazione. In colui a cui parla diventa realtà tutto quello che viene sentito e capito» (Guglelmo di Saint-Thierry).

Fa scendere la neve come lana, come polvere sparge la brina, getta come briciole la grandine: di fronte al suo gelo chi resiste? Manda la sua parola ed ecco le scioglie, fa soffiare il suo vento e scorrono le acque.

Così avvenne al persecutore Saulo e così accade anche oggi a molti: mentre prima erano inariditi per la durezza della loro ostinazione, in seguito diventano irrigui grazie allo scorrere dell’annunzio» (Cassiodoro)

Annuncia a Giacobbe la sua parola, i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele. Così non ha fatto con nessun’altra nazione, non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. Alleluia.

«Non vi chiamo più servi ma amici perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi» (Gv 15,15). «Dio non ha parlato a faccia a faccia con qualcuno di noi, non ha diviso il mare, non ha fatto piovere la manna. Tuttavia quelle opere che furono mostrate agli Israeliti ai loro occhi, in modo corporale, per noi accadono in modo spirituale» (Cassiodoro)


Salmo 148

1Alleluia. Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli. 2Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, lodatelo, voi tutte, sue schiere. 3Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. 4Lodatelo, cieli dei cieli, voi, acque al di sopra dei cieli.

«Come fanno a lodare il Signore il sole, la luna e le stelle? Non si sottraggono al loro servizio. Il loro servizio è la lode di Dio. Tutto il mondo serve Dio e si ricorda del suo ordine; solamente l'uomo non se ne ricorda» (Girolamo)

5Lodino il nome del Signore, perché al suo comando sono stati creati. 6Li ha resi stabili nei secoli per sempre; ha fissato un decreto che non passerà. 7Lodate il Signore dalla terra, mostri marini e voi tutti, abissi, 8fuoco e grandine, neve e nebbia, vento di bufera che esegue la sua parola, 9monti e voi tutte, colline, alberi da frutto e voi tutti, cedri, 10voi, bestie e animali domestici, rettili e uccelli alati.

«Il cielo grida a Dio: Tu mi hai fatto, non sono stato io a farmi. La terra grida: Tu mi hai modellato, non io. Come gridano queste creature? Ogni volta che l'uomo le considera e scopre queste verità. Gridano con la tua ricerca, gridano con la tua voce. Quando tu osservi queste creature e ne godi e ti sollevi all'Artefice di tutto e dalle cose create per via d'intelletto contempli i suoi attributi invisibili, allora si leva la sua lode sulla terra e nel cielo» (Agostino)

11I re della terra e i popoli tutti, i governanti e i giudici della terra, 12i giovani e le ragazze, i vecchi insieme ai bambini 13lodino il nome del Signore, perché solo il suo nome è sublime: la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.

«L’uomo che ama Dio, abbandonata ogni altra cosa, si dedica soltanto all’amore e alla contemplazione di Dio: vede certo la creazione ma dalle cose sensibili subito passa a contemplare le cose invisibili e di là trae gioia e letizia spirituali» (Teodoreto).

14Ha accresciuto la potenza del suo popolo. Egli è la lode per tutti i suoi fedeli, per i figli d’Israele, popolo a lui vicino. Alleluia.

«In Cristo, dopo aver ascoltato la parola della verità, il Vangelo della salvezza, avete creduto e siete stati segnati col sigillo dello Spirito, il quale è pegno della nostra eredità» (Ef 1, 13-14).


Salmo 149

1Alleluia. Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell’assemblea dei fedeli. 2Gioisca Israele nel suo creatore, esultino nel loro re i figli di Sion.

«Prima di pensare a doni particolari, egli esorta a ringraziare per ciò che tutti hanno ricevuto. Poi non vuole soltanto che ringrazino ma che gioiscano. A chi ringrazia chiede il sentimento, il desiderio ardente, l’amore energico di chi si dona tutto a Dio» (G. Crisostomo).

3Lodino il suo nome con danze, con tamburelli e cetre gli cantino inni. 4Il Signore ama il suo popolo, incorona i poveri di vittoria. 5Esultino i fedeli nella gloria, facciano festa sui loro giacigli.

«I poveri sono quelli che hanno sofferto, che in questa vita hanno sopportato molteplici offese, ma che, per amore del regno di Dio, furono ugualmente contenti, colmi di spirito di fede» (Cassiodoro)

6Le lodi di Dio sulla loro bocca e la spada a due tagli nelle loro mani, 7per compiere la vendetta fra le nazioni e punire i popoli, 8per stringere in catene i loro sovrani, i loro nobili in ceppi di ferro, 9per eseguire su di loro la sentenza già scritta. Questo è un onore per tutti i suoi fedeli. Alleluia.

«Si dice del Salvatore: una spada affilata usciva dalla sua bocca (Ap 1,16). Il Signore dà la spada ai suoi discepoli, traendola dalla sua bocca: una spada a doppio taglio, cioè la parola del suo insegnamento» (Girolamo). «Cristo venne a salvezza di tutti, ma per questo scelse cose che nel mondo non rappresentavano nulla. A questa gente, riempita di Spirito Santo, diede in mano la spada a doppio taglio; comandò loro di predicare il Vangelo percorrendo l'intero universo. Il mondo ne gemette e il leone si drizzò contro l'agnello; ne risultò che quest'agnello era più forte del leone. Il leone è vinto mentre infierisce e uccide, l'agnello riporta vittoria a forza di pazientare» (Agostino).


Salmo 150

1Alleluia. Lodate Dio nel suo santuario, lodatelo nel suo maestoso firmamento. 2Lodatelo per le sue imprese, lodatelo per la sua immensa grandezza. 3Lodatelo con il suono del corno, lodatelo con l’arpa e la cetra. 4Lodatelo con tamburelli e danze, lodatelo sulle corde e con i flauti. 5Lodatelo con cimbali sonori, lodatelo con cimbali squillanti. 6Ogni vivente dia lode al Signore. Alleluia.

«Voi, o santi di Dio, voi siete la tromba, il salterio, la cetra, il timpano, il coro, le corde e l'organo, e i cembali del giubilo che emettono bei suoni, che cioè suonano armoniosamente. Voi siete tutte queste cose» (Agostino).

«A Gerusalemme uno solo era il cuore e l'anima di tutti i credenti e tutto era loro in comune. In cielo tutti avranno tutto in comune perché Dio sarà tutto in tutti. A simbolo di questo momento gli ultimi sette salmi cantano in modo speciale a lode del Signore» (Beda)

1 commento:

  1. Buongiorno, vorrei chiedere da quale opera è tratta la citazione del Venerabile Beda riportata nel commento al Slamo 150. Ringrazio anticipatamente

    RispondiElimina