mercoledì 6 dicembre 2023

Ambrogio e Teodosio

 Le parole con le quali Sant'Ambrogio respinse dalla Chiesa l'imperatore Teodosio che aveva perpretato la strage di Tessalonica

Forse la potenza dell'impero non ti permette di aver coscienza del tuo peccato e il potere acceca il ragionamento. Tuttavia bisogna conoscere la natura, la fragilità e la labilità, la polvere del progenitore da cui siamo nati e nella quale ci dissolviamo, e chi è sedotto dalla bellezza delle vesti di porpora non deve ignorare la debolezza del corpo che ne è avvolto. Tu, o Imperatore, regni su uomini della tua stessa natura e perciò anche su compagni di servitù. Uno solo, infatti, è Signore il re di tutti: il Creatore dell'universo. Con quali occhi, dunque guarderai il tempio del comune Signore? Con quali piedi calcherai quel Santo suolo? Come tenderai le mani che ora stillano il sangue dell'ingiusta strage? Come accoglierai il Santissimo Corpo del Signore in sifatte mani? Come accosterai il suo prezioso sangue alla tua bocca tu che, a causa dell'ira, stoltamente hai versato tanto sangue? Vattene, dunque, e non tentare di accrescere la prima follia con una seconda!

Dalla Storia ecclesiastica di Teoreto di Cirro V,18


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