venerdì 8 dicembre 2023

Omelia ai catecumeni

 2. Oggi c'è gioia in cielo ed in terra. Se per un solo peccatore che si converte c'è tale esultanza, per una folla cosi grande che tutta unita disprezza le insidie del diavolo e si affretta ad arruolarsi nel gregge di Cristo quanta maggiore gioia c'è fra gli angeli, gli arcangeli; fra tutte le potenze celesti e quelle terrestri!

3. Come ad una sposa che sta per essere introdotta nella sacra stanza nuziale parliamo anche a voi, mostrandovi la ricchezza sovrabbondante dello sposo e l'ineffabile bontà che rivela per lei, e ad essa indichiamo da quali mali è stata liberata e quali beni sta per gustare. E, se credete, sveliamo le sue caratteristiche e vediamo in quali condizioni e in quale disposizione si trovi quando lo sposo le si accosta.

In questo modo soprattutto apparirà l'infinita bontà del comune Signore di tutte le cose. Egli l'accolse non innamorato né della sua grazia né della sua bellezza né della freschezza del suo corpo, ma anzi, la introdusse nella camera nuziale deforme, brutta, turpe, completamente sporca e per cosi dire rotolandosi nello stesso sudiciume dei peccati. 

6. Il buon Signore, avendola vista in tale condizione e, per così dire, trascinata nell'abisso del male, nuda e deforme, non avendo considerato né la sua bruttezza né l'eccesso della sua miseria né la grandezza dei mali l’accolse, mostrando la sua sovrabbondante bontà. Ed egli rivela tale disposizione dicendo mediante il Profeta: Ascolta, o figlia, guarda e piega il tuo orecchio, dimenticati del tuo popolo e della casa di tuo padre ed il re bramerà la tua bellezza.

7. Vedi come fin dall'inizio dimostra la propria bontà degnandosi di chiamare figlia colei che si è cosi si è sfrenata e sì è concessa ai demoni impuri; non solo, ma ne le chiede conto degli errori ne esige la riparazione, ma la esorta soltanto e la invita a porgere ascolto e ad accogliere il consiglio e l'ammonizione e l'induce a dimenticare ciò che ha commesso.

8. Vedi l'ineffabile bontà? Vedi l'eccesso della sollecitudine? 

Osserva dunque attentamente come, dal momento che qui tutto è spirituale, le cose si svolgano all'opposto delle realtà sensibili. Infatti per le nozze sensibili nessuno mai accetterebbe di essere condotto ad una donna senza prima essersi accertato della sua bellezza e della freschezza del suo corpo, e non solo di ciò, ma prima ancora, dell'abbondanza delle sue ricchezze.

15. Qui invece nulla di simile. Per quale motivo? Perché ciò che si compie è spirituale ed il nostro sposo, spinto dalla bontà, accorre a salvezza delle nostre anime. Ed anche se qualcuno è deforme e brutto a vedersi, anche se versa nell'estrema povertà, anche se è di oscura condizione, anche se è schiavo, anche se è emarginato, anche se ha una tara nel corpo, anche se regge pesi di peccati, egli non sottilizza né indaga né chiede conto. Si tratta di dono, di generosità, di grazia sovrana ed una sola cosa egli ci richiede, la dimenticanza del passato e la buona disposizione per il futuro.

16. Vedi l'eccesso della grazia? Vedi a quale Sposo si uniscono quelli che rispondono alla chiamata? (Giovanni Crisostomo, Catechesi Battesimali, V)

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