Pietro si mostra molto sicuro; pensa che per l’amore che prova verso il Signore sarà capace di dare la vita per lui. Magari anche noi avessimo questo sentimento! Noi deridiamo l’apostolo per la sua presenzione ma almeno lui aveva questa intenzione. In realtà Gesù sa che per il momento non sarà capace di sostenere questa prova ed allora prega per lui. «Ho pregato per te perché la tua fede non venga meno. Quando ti sarai consolidato, rafforza i tuoi fratelli». Simone Pietro, nonostante il tradimento, riuscirà a conservare la sua fede, grazie alla preghiera di Gesù. Lo ha già perdonato prima ancora che Pietro lo tradisca. Anche noi camminiamo nella fede grazie alla preghiera di Gesù, il quale in cielo, continua ad intercedere per noi.
Gesù porta con sé in paradiso il ladrone pentito. Non ha fatto funzionare la legge del karma. Questa prevede che ognuno paghi interamente tutte le sue colpe e solo dopo aver compiuto tale espiazione, possa entrare nella pace. Sarà una legge giusta ma è troppo dura. Gesù non esige che ci salviamo da soli accumulando meriti su meriti, espiando tutto. Egli ci regala la sua santità; mette sul nostro conto tutti i meriti che ha guadagnato per noi. Non ha sofferto per il suo vantaggio ma per il nostro. Il modo migliore che abbiamo per ringraziarlo è quello di approfittare della sua generosità. Signore, quando ci accorgiamo d’essere poveri, insegnaci ad arricchirci impossendandoci del tuo tesoro che hai accumulato per noi
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