mercoledì 3 dicembre 2025

Dal profondo a Te grido

 Salmo 129

1Canto delle salite. Supplica di un uomo caduto in un abisso. Egli non rappresenta soltanto il suo caso personale ma la situazione del popolo d’Israele e di tutta l’umanità, perché l’uomo non compie il bene che vuol fare ma il male che vorrebbe evitare (Cf Rm 7,18-19). 

Dal profondo a te grido, o Signore. 

«La mia anima era vicina alla morte, la mia vita era giù, vicino agl’inferi. Mi rivolsi al soccorso degli uomini, e non c’era. Allora mi ricordai della tua misericordia, Signore, e dei tuoi benefici da sempre» (Sir 51,8-9; Gio 2,3). «L'uomo è capace di precipitare, non è capace di risollevarsi. Se nell'abisso riesce a gridare, già comincia a risollevarsi. Il suo stesso gridare gli impedisce di rimanere sul fondo» (Ag37,1696).

2Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia supplica. 

«Mi hanno chiuso vivo nella fossa, ho detto: è finita per me. Ho invocato il tuo nome, o Signore, dalla fossa profonda. Tu eri vicino quando t’invocavo, hai detto: Non temere! Tu hai difeso, Signore, la mia causa, hai riscattato la mia vita» (Lam 3,53-58). «Non pensare che riuscirai da solo a rimetterti in sesto. Tu puoi danneggiarti; riparare il danno, non lo puoi. Per aggiustarti occorre la mano di Chi ti aveva formato. Non è di poco valore, agli occhi dell'Artefice, un'opera che egli ha fatta, e non alla buona ma a sua immagine e somiglianza» (Ag37,1223). 

3Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi ti può resistere?

«Come può un uomo avere ragione innanzi a Dio?» (Gb 1,2). «Chi può dire: ho purificato il cuore, sono mondo dal mio peccato?» (Pr 20,9). «Non c'è [sulla terra] un cuore puro che possa sentirsi sicuro sulla base della propria giustizia. Affidiamoci tutti alla misericordia di Dio» (Ag37,1697). «Forse non troverà in te colpe gravi; allora non troverà niente [di male]? Raccogli tutte le minuzie e vedrai se non formino una massa enorme. Le goccioline d'acqua, pur essendo tanto piccole, formano i fiumi e trascinano persino i macigni» (Ag37,1699). 

4Ma con te è il perdono: così avremo il tuo timore. 

Dio è colui che perdona e noi potremo servirlo. «A un tuo grido di supplica ti farà grazia, appena udrà ti darà risposta» (Is 30,19).

5Io spero, Signore. Spera l’anima mia, attendo la sua parola. 

«Dio tornerà ad avere pietà di noi, calpesterà le nostre colpe. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati» (Mi 7,19). 

6L’anima mia è rivolta al Signore più che le sentinelle all’aurora. 

L’aurora di speranza è costituita da Dio stesso. «Il Signore aspetta per farvi grazia, per questo sorge per avere pietà di voi» (Is 30,18). Per il cristiano il nuovo giorno non è più soltanto atteso ma è già cominciato: «Non riponete in voi stessi la vostra fiducia ma volgetela alla veglia del mattino [all’aurora della risurrezione]. Fissate lo sguardo sul vostro Capo, risorto e asceso al cielo. In lui non c'era colpa, e per suo mezzo saranno cancellate anche le colpe vostre» (Ag37,1703). 

7Israele attenda il Signore perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. 

«Il Signore Gesù non ha disdegnato di guardare all'abisso dove eravamo; anzi si è degnato venire in questa nostra vita» (Ag37,1697). «Ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone» (Tt 1,14).

8Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. 

«Da Sion uscirà il Liberatore, egli toglierà l’empietà da Giacobbe» (Rm 11,26). La redenzione, attesa in un futuro indefinito, è cominciata con Gesù: «Lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1,21). «Per opera di Dio, Cristo Gesù è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazLione e redenzione» (1 Cor 1,30).



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