martedì 19 marzo 2013

La fede del centurione


Vogliamo metterci nella stessa disposizione d'animo del centurione sotto la croce. Continuando ad osservare le opere compiute da Gesù e continuando ad ascoltare le sue parole, presi dall'ammirazione per la santità della sua vita, noi diciamo al Signore: Tu sei veramente il Figlio di Dio! Mai nessun uomo ha parlato come te! Mai nessuno è stato fedele a Dio e coerente con il suo insegnamento, come lo sei stato tu. Tu sei davvero un'irradiazione della gloria del Padre e l'impronta perfetta della sua sostanza. 
Lo vediamo meglio proprio in questo momento in cui, nell'estrema sofferenza, mostri la forza della tua fiducia in Dio e la radicalità della tua solidarietà con gli uomini, alle quali non non possiamo assolutamente pervenire. Tu sei davvero Figlio di Dio. Ti ringraziamo di averci mostrato il vero volto del Padre e di averci mostrato quale deve essere il nostro agire da figli.
Però non dobbiamo trascurare il fatto che a pronunciare questa professione di fede sia stato per primo un centurione pagano. Se quando Pietro pronunciò parole simili a queste, lo poté fare grazie all'impulso dello Spirito Santo, dobbiamo pensare che anche questo pagano abbia parlato sotto la mozione dello Spirito. Nessuno può riconoscere che Gesù è il Signore, se non viene mosso dallo Spirito Santo. Quindi anche sui pagani, può scegliere lo spirito. Lo verificherà un giorno anche Pietro quando vedrà che il dono delle lingue e della lode era stato donato ad un altro centurione romano a Cesarea Marittima. S
ignore tu puoi raggiungere tutti. Hai raggiunto anche noi che, per natura, eravamo meritevoli d'ira come tutti gli altri. Sempre continui ad unirti con noi peccatori per strapparci dal male, radicato in profondità dentro di noi. Ti ringraziamo perché, ricco di misericordia come sei, per il grande amore con il quale ci ami, da morti che siamo per le colpe, ci fai rivivere con Cristo. Continua a far prevalere della tua grazia su di perché siamo opera tua, creati in Cristo Gesù, per le opere buone che tu hai preparato perché in esse camminiamo.

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