sabato 4 febbraio 2023

Salmo 118


Celebrazione della rivelazione divina: Dio ha rivelato se stesso e ci fa entrare nella comunione con Lui. Gli uomini possono condurre una vita integra grazie alla Pasqua e al dono dello Spirito: «Il profeta, non appena fu rivestito della gioia della risurrezione ed ebbe gustata la grazia della passione [preannunciate nel salmo precedente], vide gruppi di giusti, popoli di redenti, la salvezza dei condannati, la risurrezione dei morti» (Amb/I 1202). 

1.1Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. «So che cosa vuoi: se vuoi essere beato, sii libero da ogni colpa» (Ag37,1502). 

2Beato chi lo cerca con tutto il cuore. «Chi cerca con tutto il cuore, non si divide in sé, cercando Dio e i propri vantaggi, ma dona a Dio tutto se stesso» (Td 1821). 

3Non commette certo ingiustizie e cammina nelle sue vie. Stare lontano dal male e fare il bene: «Chi dice di rimanere in lui (Cristo), deve anch’egli comportarsi come lui si è comportato» (1 Gv 2,6).

4Tu hai promulgato i tuoi precetti perché siano osservati interamente. «Osserva i comandamenti con interezza chi completa la Legge data da Mosé, con la legge data da Cristo (Fu detto agli antichi, ma Io vi dico… (Mt 5,21.27)» (Cf Gero 736). 

5Siano stabili le mie vie nel custodire i tuoi decreti. «Privo di ogni forza umana, ricorro a te che tutto puoi. Se la Grazia non concede in dono ciò che la Legge comanda, il comandamento non fa altro che risvegliare il peccato» (Gero 736). 

6Non dovrò allora vergognarmi, se avrò considerato tutti i tuoi comandi. «Chi agisce contro i precetti di Dio, quando li sente annunciare, sente che il suo cuore lo rimprovera e si sente confuso, perché gli viene ricordato ciò che ha commesso» (Gero 736). «Il peccato provoca vergogna: Quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? (Rm 6,21)» (Td 1824). 

7Ti loderò con cuore sincero, quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi. «Quando avrò appreso i tuoi comandamenti e li avrò osservati, sentirò il desiderio di ringraziarti» per aver ottenuto la libertà (Td 1824). 

8Voglio osservare i tuoi decreti: non abbandonarmi mai. «Lo spirito è pronto, ma la carne è debole» (Mt 26,41). «Soltanto Tu puoi convincere a praticare i tuoi comandi» (Gero 737). «Non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal male» (Cf Mt 6,13; 1 Cor 10,13)» (Ilr 510). 


2.9Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua parola. «Come il puledro viene frenato dalla briglia, così il giovane dalla parola divina» (Td 1824). «Non conviene essere istruiti dopo una lunga consuetudine con i peccati, perché è difficile rinunciare alle cattive abitudini già contratte. Meglio essere esenti dai vizi da principio, piuttosto che dover combatterli» (Cf Ilr 511.512).

10Con tutto il mio cuore ti cerco: non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. «Molti cercano Dio ma non lo fanno con cuore integro, perché sono lacerati da desideri malvagi. Chi ama Dio, invece, consacra a Lui tutto se stesso e si lascia guidare dalla sua provvidenza» (Td 1825). «Se non vogliamo trovarci smarriti, osserviamo tutti i comandamenti, non soltanto alcuni, trascurandone altri» (Am15, 1206).

11Ripongo nel cuore la tua promessa per non peccare contro di te. «Ecco, verranno giorni nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele (Ger 33,14). «In Cristo tutte le promesse di Dio sono «sì» (2 Cor 1,20). «Quanti ripongono nel cuore le parole di Dio e le ricordano, non peccano con facilità» (Bs 1147). 

12Benedetto sei tu, Signore: insegnami i tuoi decreti. «Signore Gesù, insegnami in che modo posso diventare un uomo giusto, simile a te» (Td 1825). «Come è Lui [Cristo], così siamo anche noi in questo mondo» (1 Gv 4,17). 

13Con le mie labbra ho raccontato tutti i giudizi della tua bocca. «Ciò che avrò appreso dalla tua bontà, lo comunicherò a quanti non ti conoscono» (Td 1825). «La donna [samaritana] lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: “Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto”» (Gv 4,28-29). 

14Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia, più che in tutte le ricchezze. «Chi fissa lo sguardo sulla legge perfetta, troverà la sua felicità nel praticarla» (Gc 1,25). «La via è Cristo nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza. Chi ottiene questo tesoro, pur non avendo nulla, possiede tutto (Cf 2 Cor 6,10)» (Gero 740). «Vivere [i suoi insegnamenti] infonde una grandissima gioia in colui che è progredito nel bene; come ha detto Gesù: “Il mio peso è leggero” (Mt 11,29-30)» (Td 1825). 

15Voglio meditare i tuoi precetti, considerare le tue vie. «Non si allontani dalla tua bocca il libro di questa legge, ma meditalo giorno e notte; così porterai a buon fine il tuo cammino e avrai successo» (Gs 1,8). «Maria, [Madre di Gesù], custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19). «Nessuno può diventare partecipe del pensiero divino, se prima non si sarà avvicinato alle cose di Dio con una prolungata frequentazione» (Cs 841). 

16Nei tuoi decreti è la mia delizia, non dimenticherò la tua parola.  «L’uomo che vive secondo lo spirito, si rallegra nei decreti della volontà celeste, come se possedesse tutto» (Am15,1221). «Non basta esaminarli ma bisogna anche ritenerli nella memoria» (Gero 741). 


3.17Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita, osserverò la tua parola. «In che modo ti mostri soggetto a Lui [come suo servo]? Nel fare ciò che ordina» (Ag36,360). «Nel tempo della fornicazione siamo soggetti allo spirito di fornicazione e nel tempo dell’ira, obbediamo allo spirito dell’ira. Azioni, parole e pensieri nostri siano trovati sottomessi a Cristo» (Or 1330). «Grazie al tuo aiuto, fuggirò la morte del peccato e riceverò la vita [che si rafforza] nel praticare i tuoi comandi» (Td 1828). 

18Aprimi gli occhi perché io consideri le meraviglie della tua legge. «Quale uomo può conoscere il volere di Dio? I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni» (Sap 9,13-14). «Non tutti coloro che vengono a conoscere le tue parole, ne colgono lo splendido contenuto ma soltanto quelli che vengono illuminati dalla tua luce» (Td 1828). 

19Forestiero sono qui sulla terra: non nascondermi i tuoi comandi. «Rimani come forestiero in questa terra e io sarò con te e ti benedirò» (Gn 26,3). «È forestiero in verità chi ha rinunciato alle brame terrene e può dire: la nostra patria è nei cieli (Fil 3,20)» (Amb/II 1234). «Comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri» (1 Pt 1,17). 

20Io mi consumo nel desiderio dei tuoi giudizi in ogni momento. «È questo il sentimento dell’uomo libero da ogni legame. L’uomo non deve anteporre a Dio nulla» (Am15, 1234). «Molti desiderano l'insegnamento del Signore ed aspirano ai beni celesti ma non lo fanno in continuità. A volte desiderano le cose del cielo, altre volte i piaceri della terra» (Td 1828). 

21Tu minacci gli orgogliosi, i maledetti, che deviano dai tuoi comandi. «Una cosa è essere vinti dal male, altra cosa è far del male in modo volontario e con determinazione: questa è la malvagità» (Or 1332).

22Allontana da me vergogna e disprezzo, perché ho custodito i tuoi insegnamenti. «Chi osserverà [questi minimi precetti] e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli» (Mt 5,19). «Chi rispetta i comandamenti viene separato dai malvagi e onorato dal Signore, insieme agli altri suoi amici» (Bs 1149). 

23Anche se i potenti siedono e mi calunniano, il tuo servo medita i tuoi decreti. «La parola profetica è in odio ai potenti di questo mondo» (Ilr 526). «Onorai la tua verità, più di ogni autorità» (Gero 829). 

24I tuoi insegnamenti sono la mia delizia: sono essi i miei consiglieri. «Tutto ciò che è stato scritto, è stato scritto per nostra istruzione, perché, in virtù della perseveranza e della consolazione che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza» (Rm 15,4 cit Bs 1149). 


4.25La mia vita è incollata alla polvere: fammi vivere secondo la tua parola. Dichiara di trovarsi all’estremo, prossimo alla morte. «Chi segue gli istinti del corpo è carnalità, mentre chi vive secondo le prescrizioni di Dio è spirito. Il salmista avverte la degradazione della sua persona, e prega che gli sia infusa la vita» (Am15,1243). 

26Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi decreti. «Ho fatto un bilancio della mia vita e, Tu Signore, mi hai infuso il desiderio di esserti fedele; ora ho bisogno del tuo aiuto per adempierlo» (Td 1829). 

27Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue meraviglie. «Abbiamo bisogno di attingere alla sapienza di Dio per diventare persone rette secondo il suo volere» (Td 1829). «Quelli che temono il Signore cercano di piacergli, quelli che lo amano si saziano della legge» (Sir 2,16). «Sono ancora in cammino e, nel corso del mio viaggio sulla terra, fammi crescere di virtù in virtù; guida la mia vita affinché possa essere stimata da te; fammi comprendere i tuoi comandamenti con vera sapienza» (Rmg PL 313,169 ). 

28Io piango lacrime di tristezza; fammi rialzare secondo la tua parola. «Volendo possedere me stesso senza di te, ho perso te e me. Così mi sono diventato di peso, un luogo di miseria e di tenebra» (Aelredo di Rievaulx, Specchio di carità, I,7,23 PL 195,512). “Mi rialzerò e andrò da mio padre” (Lc 15,20). «Desidera rialzarti: è vicino a te chi ti fa rialzare» (Am14, 1082.1083). 

29Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge. «La tendenza all’ingiustizia è ben attaccata allo spirito umano, e allora abbiamo bisogno dell’intervento d’un Salvatore» (Am15,1248). 

30 Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi giudizi. «Ella [la moglie di Potifar] afferrò [Giuseppe] per la veste dicendo: Coricati con me. Ma egli le lasciò la veste,  e fuggì» (Gen 39,12). «Il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla tua mano, o re. Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi» (Dn 3,17-18). 

31Ho aderito ai tuoi insegnamenti: Signore, che io non debba vergognarmi. «Non dichiara soltanto di aver seguito ma di aver aderito. Vuole gustare il frutto derivante da questa scelta, sfuggendo all'amarezza della disillusione» (Td 1832). «Il fine del precetto è la carità. Non preoccuparti del gran numero dei rami: tieniti attaccato alla radice ed avrai in te tutto quanto l'albero» (Ag37,1334). 

32Corro sulla via dei tuoi comandi, perché hai allargato il mio cuore. «Non sarei riuscito a correre, se Tu non mi avessi dilatato il cuore. La dilatazione del cuore altro non è che il gusto per la giustizia, l’esperienza del vero amore (Ag37,1527). «Corre chi dona con spontaneità, chi usa misericordia con gioia, chi non agisce spinto dalla paura ma dalla premura dell'amore» (Gero 757). 


5.33Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti e la custodirò sino alla fine. «Abbiamo bisogno della sua luce, per trovare ciò che cerchiamo e per custodire quanto abbiamo appreso» (Td 1832). «La seguirò sempre giorno, dopo giorno, procedendo di virtù in virtù, finché sarò in questo mondo» (Gero 758). 

34Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. «Non si acquista la conoscenza della dottrina, senza la sua messa in pratica; se vogliamo comprendere in profondità, dobbiamo operare nella fede» (Ilr 516). 

35Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. «Cristo imboccò per primo la strada del Nuovo Testamento, per spianarci il cammino. Se sopportiamo le offese, Egli l’ha fatto prima di noi. Si è rivolto a Pietro, come se gli camminasse davanti: Tu, seguimi! (Cf Gv 21,22 e Mc 8,33)» (Am15,1259). «La tua via appare troppo dura a chi comincia a percorrerla senza vera convinzione. Lasciandosi guidare da te, gli risulterà spaziosa, nella misura in cui l’accoglierà» (Gero 759). 

36Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti e non verso il guadagno. «Fa che ti serva come Tu desideri essere servito: non come il mercenario che aspira solo alla ricompensa ma per amore, come il figlio serve il padre» (Gero 759). «Non c’è soltanto l’attaccamento al denaro, ma anche a tante altre cose» (Bs 1151). 

37Distogli i miei occhi dal guardare cose vane, fammi vivere nella tua via. «Vanità è ciò che non costruisce. Chiede di saper vedere oltre le apparenze e di non lasciarsi ingannare da esse» (Td 1833). «Rigettarono la sua alleanza, e le istruzioni che aveva dato loro; seguirono le vanità e diventarono vani» (2 Re 17,15). «Foste liberati dalla vostra vuota condotta, con il sangue prezioso di Cristo» (1 Pt 1,18-19). 

38Con il tuo servo mantieni la tua promessa, perché di te si abbia timore. Se vedrò realizzarsi in me le tue promesse, diventerò un testimone della tua fedeltà. «Le parole di Dio sono accolte da molti senza alcun timore, e, dopo averle ascoltate, le mettono da parte come se fossero favole inconsistenti» (Ilr 541). 

 39Allontana l’insulto (LXX: la vergogna) che mi sgomenta, poiché i tuoi giudizi sono buoni. «Non una volta sola ha tolto da noi la vergogna ma lo fa ogni giorno. Non una volta sola, ma molte volte noi siamo caduti, ci siamo coperti di umiliazione» (Amb/II 1266). 

40Ecco, desidero i tuoi precetti: fammi vivere nella tua giustizia. «È vera solo quella vita che si svolge secondo la giustizia di Dio. Infatti ci sono uomini che, mentre sembrano ancora vivi, sono già morti» (Am15,1267). 


6. 41Venga a me, Signore, il tuo amore, la tua salvezza secondo la tua promessa. «Non ti chiedo quell’amore che nutri verso ogni creatura ma quella grazia, quella salvezza che ci doni mediante il Cristo, affinché sia condotto da lui, come il mio Signore» (Gero 762). È salvo chi vive nella carità, nella santità. 

42A chi mi insulta darò una risposta, perché ho fiducia nella tua parola. «Se da te sarò salvato, potrò dare una risposta a quanti mi rimproverano di essere un illuso. Che cosa si potrà obiettare di fronte ad un fatto manifesto?» (Ilr 544). «Siate pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi, con dolcezza, con retta coscienza» (1 Pt 3,15).

43Non togliere dalla mia bocca la parola vera, perché spero nei tuoi giudizi. La meditazione avveniva ripetendo un testo a voce alta (Cf Sal 36,30). «Quelli che amano il Signore, si saziano della legge» (Sir 2,16). «Ci esorta ad amare la verità e a chiedere a Dio questo dono, con grande intensità» (Td 1836). 

44Osserverò continuamente la tua legge, in eterno, per sempre. «Si dispone ad obbedire a Dio con grande prontezza d’animo», in continuità (Td 1036). «Ecco, io vengo a fare la tua volontà» (Eb 10,9). «Quelli che temono il Signore cercano di piacergli (Sir 2,16). 

45Camminerò in un luogo spazioso, perché ho ricercato i tuoi precetti. Il luogo spazioso è la libertà da se stessi, la carità, la gioia dell’innocenza (Cf Cs 851). 

46Davanti ai re parlerò dei tuoi insegnamenti e non dovrò vergognarmi. «Gesù Cristo, ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato» (1 Tm 6,13). «Pietro e Giovanni replicarono [al Sinedrio]: Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,19-20). «Non temo le autorità ma parlerò loro con franchezza. Una vita condotta nella rettitudine, infonde grande sicurezza» (Td 1036 ).

47La mia delizia sarà nei tuoi comandi, che io amo. «Hai sfamato il tuo popolo con il cibo degli angeli, capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto» (Sap 16,20). «L’uomo interiore non soltanto può sfamarsi, ma anche godere di delizie. Nessuno, però, può godere di delizie, sia nella carne sia nello spirito. Il Signore è verità, è sapienza, è giustizia, è santificazione; se avrai in abbondanza (queste qualità), allora troverai la gioia nel Signore, in modo totale e completo» (Or 1326). 

48Alzerò le mani verso i tuoi comandi che amo, mediterò i tuoi decreti. Alza le mani a Dio, come gesto di riverenza. «La meditazione non reca vantaggio se non si ama la legge stessa; neppure sarà sufficiente amare di un amore ordinario, ma la si deve prediligere intensamente» (Ilr 547). 


7. 49Ricordati della parola detta al tuo servo, con la quale mi hai dato speranza. «Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando» (Gv 15,14). «Ponete ogni speranza in quella grazia che vi sarà data quando Cristo si rivelerà» (1 Pt 1,13). «Quando Dio donò la sua Legge, promise di beneficare le persone obbedienti ed ora chiede Lui di adempiere la sua promessa» (Td 1837). 

50Questo mi consola nella mia miseria: la tua promessa mi fa vivere. «La tua parola, con la quale conforti i miseri, mi ha vivificato. Essa rende gioioso l'afflitto, rafforza il debole, guarisce il malato, infonde nuova vita a chi è venuto meno per la tristezza di questo mondo, a causa delle tentazioni o delle tribolazioni» (Gero 768). 

51Gli orgogliosi mi insultano aspramente, ma io non mi allontano dalla tua legge. «Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui» (Mc 8,38). «Volevano che mi conformassi alla loro malvagità, approvandola e imitandola, ma rimasi fedele alla tua legge. Sebbene mi schernissero, mi conservai umile tra gli orgogliosi, obbediente tra i ribelli, mansueto tra i prepotenti» (Gero 767). Aggredire l’ingiustizia con la violenza, induce in gravi errore perché «l’ira è una grande maestra di peccato» (Am14, 1021). 

52Ricordo i tuoi eterni giudizi, o Signore, e ne sono consolato. «Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?» (Sir 2,10-11). «Mi sono ricordato di ciò che accadde ai santi (Abramo, Giacobbe, Giuseppe): sperimentarono molte prove ma li rendesti illustri e ricevettero una consolazione adeguata» (Td 1837). 

53Mi ha invaso il furore contro i malvagi che abbandonano la tua legge. «Gesù li guardò tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori» (Mc 3,5). «Mi rattristavo molto, nel vedere quanti trasgredivano la tua legge!» (Td 1837). «È oppresso da un sentimento di compassione e di dolore, per il pericolo che corrono gli empi, come se fossero ammalate le sue stesse membra» (Ilr 550). 

54I tuoi decreti sono il mio canto nella dimora del mio esilio. «Parla della salmodia che è da usare con grande piacere, come insegna l’apostolo: cantate e salmeggiate a Dio nei vostri cuori (Ef 5,19). Il canto ci solleva nella fatica e la contemplazione ci addolcisce con la sua grande soavità» (Cs 854). «I salmi, una volta accolti negli orecchi, devono essere conservati nel cuore, e la funzione della bocca è quella di ripeterli in continuità» (Ilr 550). 

55Nella notte ricordo il tuo nome, Signore, e osservo la tua legge. 56Tutto questo mi accade perché ho custodito i tuoi precetti. «Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio» (Lc 6,12). «Nel corso della notte, i santi si alzano, effondono preghiere e celebrano il Signore. La notte rappresenta anche l'ora della prova» (Td 1837). 


8.57La mia parte è il Signore: ho deciso di osservare le tue parole. «Ai sacerdoti non fu assegnata alcuna eredità perché la loro parte era il Signore (Cf Dt 10,9). Trascurando ogni altro bene, ti considero, Signore, la mia parte, la mia abbondanza e la mia ricchezza e per questo osservo la tua parola» (Td 1840). 

58Con tutto il cuore ho placato il tuo volto: abbi pietà di me secondo la tua promessa. «Implora la misericordia divina, non in base alla consapevolezza dei propri peccati, ma in base alla promessa divina [che assicurano il perdono]» (Ilr 555). «Finché rimaniamo nelle colpe, invano chiediamo il perdono» (Or 1330). «Distolga il suo volto da ciò che tu hai fatto, ma non lo distolga da ciò che ha fatto Lui. In quanto sei uomo, è stato lui a farti; quanto invece ai tuoi peccati, li hai fatti tu» (Ag36,947). 

59Ho esaminato le mie vie, ho rivolto i miei piedi verso i tuoi insegnamenti. «Ho esaminato le mie azioni e spiacente del mio stato, mi sono rivolto a compiere i comandamenti. Mi sono allontanato da dove avvertivo il pericolo di cadere» (Cs 855). 

60Mi affretto e non voglio tardare a osservare i tuoi comandi. «Bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco» (Gv 14,31). «Eccomi, manda me!» (Is 6,8). Zaccheo, alzatosi, disse: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto» (Lc 19,8). 

61I lacci dei malvagi mi hanno avvolto: non ho dimenticato la tua legge. «Come fa a dire di non aver dimenticato la legge di Dio, se è stato avvolto nei lacci dei malvagi? Mentre veniva stretto da essi, nel suo animo santo rifiutava di lasciarsi coinvolgere» (Cs 856). 

62Nel cuore della notte mi alzo a renderti grazie per i tuoi giusti giudizi. «Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio» (Lc 6,12). «Paolo, prigioniero assieme a Sila, con i ceppi ai piedi, dopo aver ricevute battiture e flagelli, innalzò a Dio lodi e preghiere ed ottenne il frutto della veglia [furono liberati ed ottennero conversioni] (Cf At 16,25» (Td 1841). 

63Sono amico di coloro che ti temono e osservano i tuoi precetti. «Ho considerato amici quanti coltivano il tuo timore e vivono nella rettitudine» (Td 1841). «Il timore della fede consiste nell’obbedienza e il rispetto proprio di un vero spirito religioso si trova nella sottomissione a Dio» (Ilr 559). 

64Del tuo amore, Signore, è piena la terra; insegnami i tuoi decreti. «La terra piena della misericordia di Dio è, di per sé, una terra contaminata e corrotta. Il Signore fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi (Cf Mt 5,45). Egli è paziente, preferisce il pentimento dei peccatori alla loro morte, accordando a ciascuno il tempo di pentirsi» (Ilr 559). 


9. 65Hai fatto del bene al tuo servo, secondo la tua parola, Signore. «Tutto ciò che Dio fa per il suo servo, è cosa buona. La stessa severità dei padri verso i figli, è piena d’affetto» (Ilr 560). «Non ringrazia per aver ricevuto dei beni terreni, ma per l’educazione che l’ha condotto alla salvezza» (Cs 857).

66Insegnami il gusto del bene e la conoscenza, perché ho fiducia nei tuoi comandi. «È un grande dono di Dio sentire l’attrattiva del bene. Se l’opera buona, la compiamo per timore del castigo e non per il gusto del bene, è segno che non amiamo Dio, ma lo temiamo soltanto» (Ag37,1517). «Che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento» (Fil 1,9).

67Prima di essere umiliato andavo errando, ma ora osservo la tua promessa. È facile essere presuntusi ma l’esperienza dei nostri errori ci rende meno spavaldi. «Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte. E, uscito fuori, pianse amaramente» (Lc 22,61-62). «Dio ha dovuto intervenire con la sua correzione. Mi sono ammalato, ho sperimentato l'amarezza della cura ed ora mi ritrovo risanato» (Td 1844). 

68Tu sei buono e fai il bene: insegnami i tuoi decreti. «Gesù ebbe compassione [delle folle], perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose» (6,34). «Dal momento che sei Buono, oso chiederti d’insegnarmi i tuoi giudizi» (Td 1844). «Signore, io tendo a dissiparmi. Curami e avrò stabilità! Ma, finché non mi renderai così, sopportami, perché tu, Signore, sei dolce e mite» (Ag37,1088) 

69Gli orgogliosi mi hanno coperto di menzogne, ma io con tutto il cuore custodisco i tuoi precetti. «Gesù, pur essendo maledetto, non malediceva (1 Pt 2,23). Puoi vedere che ti sono d’aiuto anche quelli che ti offendono: allora il Signore ti ascolta e ti rimette il tuo peccato. Penitenza esige pazienza; la pazienza addolcisce le colpe anche più gravi» (Am14, 1081.1082). 

70Insensibile come il grasso è il loro cuore: nella tua legge io trovo la mia delizia. Gli increduli chiedono ai fedeli «Dov’è la potenza di chi soccorre, dov’è la misericordia di un Dio buono? Contro simili obiezioni, c’è bisogno di un animo coraggioso e fedele» (Ilr 562). «[Il credente] sa che nulla gli può accadere, se non per una norma di divina giustizia» (Ilr 561).

71Bene per me se sono stato umiliato, perché impari i tuoi decreti. «Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove» (Gc 1,2). «Constatando d’essere guarito, ringrazia per le medicine amare somministrategli dal Medico» (Td 1844). 

72Bene per me è la legge della tua bocca, più di mille pezzi d’oro e d’argento. «Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: Seguimi. Ed egli si alzò e lo seguì (Mt 9,9)». «La carità suscita nel cuore, verso la legge di Dio, un amore più intenso di quello risvegliato dall’avidità per l’oro» (Ag37,1550). 


10. 73Le tue mani mi hanno fatto e plasmato: fammi capire e imparerò i tuoi comandi. «Ognuno nasce dai genitori, ma non senza l’intervento di Dio. Se essi lo generano, a creare è solo Lui» (Ag37,1550). «Ha creato tutte le cose con la sola parola ma ha plasmato l'uomo con le sue stesse mani, ossia con un amore particolare. Chiede al Creatore di arricchire la sua opera concedendo a lui la sapienza» (Td 1845). «Con la tua sapienza hai formato l’uomo perché governasse il mondo con santità e giustizia ed esercitasse il giudizio con animo retto, dammi la sapienza…» (Sap 9,2-4). 

74Quelli che ti temono al vedermi avranno gioia, perché spero nella tua parola. «Quando anch'io comincerò a sperare in te, diventerò un motivo di gioia per i tuoi fedeli» (Td 1845). «La presenza d’un uomo santo è utile a quanti temono Dio» (Ilr 567).

75Signore, io so che i tuoi giudizi sono giusti e con ragione mi hai umiliato. «Non si parla dei giudizi eterni, ma di quelli attuali. Sa che quanto gli accade secondo i nostri giudizi, proviene in realtà da un giudizio di Dio» (Ilr 568). «Non dice ho creduto ma so, ho sperimentato: mostra di aver conosciuto la rettitudine del Signore grazie alle sofferenze provate e ai benefici ricevuti» (Cs 860). 

76Il tuo amore sia la mia consolazione, secondo la promessa fatta al tuo servo. «Sono pieno di consolazione, pervaso di gioia in ogni tribolazione» (2 Cor 7,4). «Spera in un incoraggiamento proveniente dalla misericordia di Dio: Benedetto Dio che ci consola in ogni tribolazione (2 Cor 1,3-4)» (Ilr 569). 

77Venga a me la tua misericordia e io avrò vita, perché la tua legge è la mia delizia. Amando la legge divina, si trova già in comunione con Dio; gode così della vera vita ma ora chiede che essa abbondi sempre di più: «Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10). «La meditazione ci rende beati quando, mediante le opere buone, otteniamo di partecipare al regno dei cieli [fin da ora]» (Cs 861). 

78Si vergognino gli orgogliosi che mi opprimono con menzogne: io mediterò i tuoi precetti. «Nel momento stesso in cui si parla male di voi [falsamente], rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo» (1 Pt 3,16). Si vergognino ma anche si ravvedano: «Non basta al nostro profeta preoccuparsi solo di se stesso. Si fa carico di tutta l'umanità e prega per quanti si trovano nel peccato» (Ilr 570). 

79Si volgano a me quelli che ti temono e che conoscono i tuoi insegnamenti. «Si volgano a me, o meglio tornino a Te, Signore. Chi comincia a frequentare un uomo di Chiesa, in realtà si rivolge a Dio» (Cs 861). «Un servo del Signore deve essere mite con tutti, capace di insegnare, paziente, dolce nel rimproverare, nella speranza che Dio conceda loro di convertirsi, perché riconoscano la verità» (2 Tm 2,25). 

80Sia integro il mio cuore nei tuoi decreti, perché non debba vergognarmi. «Dal cuore escono i cattivi pensieri, i furti, gli adulteri, gli spergiuri, gli omicidi, le false testimonianze e altre cose simili che inquinano l’uomo (Mt 15,19). Perciò sta scritto: Con ogni cura custodisci il tuo cuore, perché la vita sgorga da esso (Pr 4,23)» (Cf Bs 881 – 882).

In preparazione il resto del salmo

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