sabato 25 marzo 2023

25 marzo

In quale stagione sia risorto il Salvatore, se d’estate o in altro periodo dell’anno, lo dice la Cantica.

Prima del passo sopra citato, leggiamo: «L'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, ed è giunto il tempo della potatura». 

Anche adesso la terra è piena di fiori, ed è questo il tempo della potatura delle viti; lo vedi, l'inverno è passato ed è primavera; siamo quindi, come sai, nel mese chiamato Xantico, il primo del calendario ebraico, in cui cade la festa della Pasqua un tempo celebrata in figura e oggi nella realtà.

È la stagione in cui Dio creando il mondo disse: «La terra produca l'erba del fieno, e ogni germe produca seme simile secondo il proprio genere» (Gen 1,11); e ogni erba ancora, come vedi, continua a produrre i suoi semi. 

Pochi giorni or sono abbiamo avuto l'equinozio, tempo in cui Dio creando il sole e la luna assegnò loro un percorso a partire da un'uguale durata del giorno e della notte, e poi disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza». In questa stagione l'uomo, pur mantenendo l'immagine, per la sua disobbedienza oscurò la somiglianza, e in essa l'uomo che aveva perduto questo bene lo recuperò; in questa stagione l'uomo appena creato venne cacciato per la sua disobbedienza dal paradiso, e in essa il fedele per via dell'obbedienza vi è riammesso; in questa stagione avvenne la caduta, e in essa si realizzò la salvezza. 


Cirillo di Gerusalemme, Catechesi XIV,10


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