venerdì 31 marzo 2023

Per chi Cristo e' morto?

 Per molti o per tutti?


In tutto il Nuovo Testamento e in tutta la tradizione della chiesa è sempre stato chiaro che Dio vuole la salvezza di tutti e che Gesù non è morto per una parte degli uomini ma per tutti; che Dio di per sé stesso non pone limiti e confini. Non distingue tra coloro che non gli piacciono e che non vuole rendere partecipi ella salvezza e altri che invece preferirebbe; ama tutti, perché ha creato tutti. Per questo il Signore è morto per tutti.

Ecco perché nella Lettera ai Romani di San Paolo si legge: Dio non ha risparmiato il proprio figlio, ma lo ha dato il sacrificio per noi tutti (8,32) e nel capitolo quinto della seconda lettera ai Corinzi: lui che è uno, morì per tutti (v.14). Nella prima lettera a Timoteo si legge Cristo Gesù ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa citazione è particolarmente importante proprio perché, nel momento in cui è formulata e dal suo contesto, se riconosce che qui viene citato un testo eucaristico. Sappiamo così che allora in un determinato ambiente della chiesa, nell'eucaristia si usava la formula di offerta per tutti. 


Sulla base di questa consapevolezza, nel secolo XVII venne espressamente condannata una proposizione giansenista, secondo cui il Cristo non era morto per tutti. Tale delimitazione della salvezza venne così respinta come insegnamento eretico, che andava contro la fede di tutta la chiesa. La dottrina ecclesiale Dice esattamente il contrario: Cristo è morto per tutti. Non possiamo permetterci di mettere limiti a Dio.

Colui che ritiene che la fede sia soddisfacente solo se, per così dire, è premiata con la dannazione degli altri, misconosce il nucleo della fede. Un tale sensibilità che ha bisogno della punizione degli altri, non ha assimilato interiormente la fede. Ama solo se stessa, e non Dio, il creatore, a cui appartengono tutte le creature. 


In ogni caso Dio non costringe a nessuno alla salvezza. Dio accetta la libertà dell'uomo. Non è un incantatore, che alla fin fine, sistema tutto. È un vero padre; un creatore che afferma la libertà, anche quando essa la lo rifiuta. Per questo la volontà salvifica di Dio non implica che tutti gli uomini giungano necessariamente alla salvezza C’è la potenza del rifiuto. Dio ci ama e noi dobbiamo solo essere tanto umili da lasciarsi amare.


Ratzinger, Il Dio vicino, 31-33


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